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Esporsi al sole dopo un intervento di chirurgia estetica: rischi e precauzioni

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Spesso viene da chiederci se, relativamente ad alcuni interventi di chirurgia estetica, sia meglio sottoporvisi in un periodo specifico dell’anno, ad esempio nella stagione autunnale/invernale piuttosto che nella stagione estiva. Questa domanda sorge spesso dalle persone che sono a conoscenza dei rischi che possono insorgere durante o dopo essersi esposti alla luce del sole, in particolare durante i periodi più caldi dell’anno. Infatti tutti sappiamo quanto sia pericoloso, anche quando non ci si è sottoposti ad alcun intervento chirurgico, esporsi ai raggi UV del sole in una calda giornata d’estate. 

La risposta alla domanda posta sopra non è univoca ma varia in base al tipo di trattamento considerato. In linea generale possiamo comunque affermare che, nei casi in cui ci si sottoponga ad un intervento chirurgico nel periodo estivo, è importante adottare degli accorgimenti per evitare di ridurre gli effetti dell’intervento e di incorrere in spiacevoli conseguenze. 

Possiamo quindi passare in rassegna in quali casi è importante prendere delle precauzioni e alcuni consigli su quali adottare. 

In seguito a quali trattamenti è utile evitare di esporsi al sole? 

Esistono delle terapie per le quali, in seguito alla loro applicazione, è necessario  tassativamente evitare l’esposizione solare. Alcuni esempi sono:

  • il trattamento delle smagliature con laser frazionato in cui le zone trattate devono essere protette dai raggi solari;
  • il trattamento di lesioni pigmentate (anche chiamate macchie brune) presenti nella cute per il quale è necessario evitare di esporsi al sole per almeno 45 giorni, al fine di scongiurare la nuova formazione delle macchie;
  • la flebectomia che consiste nell’asportazione di vene varicose in superficie, a seguito della quale possono formarsi ematomi che impiegano tre o quattro settimane per riassorbirsi e che non devono essere esposti ai raggi ultravioletti o alle lampade UV, per evitare il rischio della formazione di macchie;
  • crioterapia o diatermocoagulazione o laser ablativi usati per trattare lesioni cutanee (l’esposizione solare va evitata per circa 6 settimane dopo il trattamento, e successivamente è necessario esporsi con una protezione);
  • I peeling chimici (usati per l’esfoliazione e il  ricambio dello strato superficiale della pelle);

In generale potremmo far rientrare tra questi trattamenti tutti quegli interventi di chirurgia estetica che comportano delle cicatrici le quali devono essere necessariamente protette dai raggi solari. In casi come questi è dunque spesso consigliato sottoporsi al trattamento nella stagione invernale. In altri casi in cui l’esposizione solare non è tassativamente vietata, come per il fotoringiovanimento non ablativo con laser frazionato, è necessario quantomeno l’uso di precauzioni.

I trattamenti del volto che comprendono le microiniezioni rivitalizzanti (hanno lo scopo di migliorare stato della cute), i filler usati per riempire le labbra, trattare le occhiaie, attenuare le rughe e modificare i profili del volto o la tossina botulinica si possono invece tranquillamente fare in estate ma viene comunque consigliato di evitare l’esposizione diretta al sole per circa una settimana

Quali sono i rischi se ci si espone ai raggi solari? 

Come già accennato, nel caso in cui, a seguito di un intervento estetico, non si eviti l’esposizione solare le conseguenze sono tutt’altro che gradevoli. In molti casi, infatti, possono presentarsi delle macchie scure, come si può notare nelle persone che si sono sottoposte a flebectomia o al trattamento delle lesioni cutanee. In altri casi ancora può formarsi rossore nell’area trattata e possono ridursi gli effetti del trattamento, andando ad annullare i miglioramenti tanto desiderati e ottenuti fino a quel momento. 

Quali precauzioni adottare per non rinunciare all’esposizione solare, nei casi in cui ciò sia possibile? 

Uno degli accorgimenti principali da seguire dopo essersi sottoposti ad un intervento estetico è l’uso di creme solari ad alta protezione che può protrarsi anche per 6-8 mesi in alcuni trattamenti per non fare esperienza di indesiderati effetti. Oltre a questo importante fattore di prevenzione, è importante evitare l’esposizione solare nelle ore più calde della giornata ed evitare di esporre in modo diretto le zone trattate utilizzando indumenti e/o cappelli. Possono inoltre essere utilizzati cerotti protettivi o alcuni tipi di gel che consentono di velocizzare il processi di cicatrizzazione. 

Per riassumere brevemente e fissare i punti principali toccati in questo articolo, abbiamo constatato come sia pericoloso esporsi ai raggi solari estivi dopo essersi sottoposti ad un intervento estetico, sia di medicina estetica che di chirurgia estetica, tanto da essere in alcuni casi tassativamente vietato, mentre per altri é consentito con alcune minime precauzioni.

Si sono inoltre elencati alcuni degli interventi a cui prestare particolare attenzione se effettuati nel periodo estivo, per evitare gli sgradevoli rischi che possono presentarsi a seguito di un’abbronzatura. Infine, nei casi in cui sia permessa l’esposizione solare, sono necessarie delle precauzioni tra le quali, come abbiamo sopra citato, possiamo trovare creme, gel, l’evitamento di esporsi al sole nelle ore calde e con le zone trattate protette.

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