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Dolore alla spalla: come gestirlo?

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Il dolore alla spalla è un tipo di dolore molto diffuso nella popolazione, tanto da essere secondo solo al mal di schiena. Spesso si manifesta di notte oppure compiendo un normalissimo movimento come, ad esempio, infilarsi un maglione o prendere un oggetto da un ripiano alto. Ma come gestirlo efficacemente? Scoprilo con AEsthe Medica.

Cause e conseguenze del dolore alla spalla

L’articolazione della spalla è fra le più mobili del corpo umano. Quando iniziamo ad avvertire dolore nel fare alcuni movimenti, la prima risposta di difesa del nostro corpo sarà quella di evitare i movimenti dolorosi. Tuttavia se la situazione perdura nel tempo, perdiamo mobilità fino ad arrivare ad una situazione di rigidità dell’articolazione.

Le prime conseguenze di una spalla dolorosa sono:

·       Perdita di movimento;

·       Perdita di forza.

La causa più frequente è la sindrome da Conflitto Subacromiale, con conseguente tendinopatia della cuffia dei rotatori.

Nel canale subacromiale passa il tendine del sovraspinato e, se sono presenti squilibri muscolari o malformazioni ossee genetiche di queste strutture, il tendine del sovrasppinato è sottoposto ad uno sfregamento continuo.

La prima conseguenza di questo sfregamento ripetuto è lo stato infiammatorio che nei casi più gravi può portare alla rottura dei tendini.

Il tendine della cuffia dei rotatori che più spesso va incontro a lesioni o rotture è proprio il tendine del Muscolo Sovraspinato, a causa del motivo sopracitato.

Il fatto che si manifesti soprattutto di notte è spiegabile per due ragioni:

– La prima è che in stazione eretta, per effetto del peso del braccio, lo spazio sottoacromiale è maggiore rispetto alla posizione da sdraiato.

– La seconda è che di notte, per una serie di fattori metabolico-funzionali, la soglia del dolore si abbassa e di conseguenza avvertiamo maggior dolore.

 Altre cause di dolore alla spalla

·       Spalla congelata: patologia caratterizzata da un’elevata rigidità articolare e provoca dolore alla spalla quando si compiono movimenti. Questo disturbo incide negativamente sulla mobilità dei soggetti affetti. Può insorgere dopo lunghi periodi di immobilizzazione o in seguito ad eventi traumatici.

·       Infiammazioni e borsiti: in specialmente la borsite sub-deltoidea. La borsite è un processo infiammatorio della borsa sierosa di un’articolazione. Il movimento dei tendini diventa difficile e doloroso. Traumi, impatti violenti o numerosi microtraumi ripetuti nel tempo sono spesso le cause che danno origine ad infiammazioni e borsiti.

·       Artrite provocata da malattie autoimmunitarie: come l’artrite reumatoide e l’artrite psoriasica.

·       Artrosi: l’artrosi è una malattia degenerativa che si sviluppa soprattutto in età avanzata. La progressiva perdita di cartilagine fa sì che i movimenti delle articolazioni perdano fluidità e comportino dolore.

·       Traumi e fratture.

·       Lussazione gleno-omerale.

·       Patologie del rachide cervicale, ernie, trigger points (fasci muscolari alterati che evocano dolore) a livello dei muscoli del collo.

Come trattare il dolore alla spalla

La prima cosa da fare è un consulto con un medico specialista Ortopedico o Fisiatra che, attraverso la visita, è in grado di verificare se ci sono dei deficit di movimento e di forza. Nel caso consiglia degli esami strumentali come RX, Ecografia o Risonanza Magnetica per capire con precisione qual è la causa del dolore. 

Una volta raggiunta la diagnosi il medico, a secondo della gravità, può prescrivere:

·       Una terapia farmacologica volta a far diminuire l’infiammazione;

·       La fisioterapia per migliorare il movimento della spalla, recuperare la forza e la propriocezione dell’articolazione.

·       E, se necessario, l’intervento chirurgico.

La fisioterapia può essere un valido rimedio per ridurre il dolore e migliorare la mobilità della spalla.

I trattamenti più utilizzati in fisioterapia per curare il dolore alla spalla sono la terapia manuale e gli esercizi.

La prevenzione prima di tutto

Un aspetto da considerare, da non sottovalutare, è la prevenzione. È possibile agire a livello preventivo recuperando la propriocettività della spalla (il controllo del suo movimento nello spazio), migliorando la mobilità dell’articolazione con l’ausilio di esercizi sia attivi che passivi e rinformando i muscoli e i tendini della cuffia dei rotatori con esercizi che prevedono l’utilizzo degli elastici.

Se necessiti di un fisioterapista, contatta AEsthe Medica.

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