Filler Full Face: la tecnica che armonizza il viso

Il filler full face è un trattamento estetico sempre più richiesto, in quanto capace di armonizzare l’intero viso senza trasformarlo. Un’innovazione che sfrutta la naturalezza delle sostanze iniettate per rendere le parti del volto equilibrate tra di loro. Ma i suoi utilizzi non si fermano qui: è utile anche per rimpolpare, illuminare e correggere le zone più critiche.

Cos’è, quindi, il filler full face e perché è sempre più amato dai pazienti di medicina e chirurgia estetica?

Prima di tutto: cos’è il filler?

Prima di parlare del filler full face, è bene comprendere come funziona il filler nel suo originario utilizzo. Il filler è un trattamento non invasivo che si basa sull’iniezione, tramite micro aghi, di sostanze naturali come acidi ialuronici e vitamine.  Il filler va a rimpolpare, tonificare, illuminare e idratare zone cutanee che necessitano di correzioni. Una delle applicazioni più note è, indubbiamente, il filler alle labbra. 

Gli effetti che si ottengono hanno un aspetto naturale e mai “finto”, che svanisce in circa 8 mesi. Oltre a non essere un intervento invasivo, e che come tale non provoca rilevanti effetti collaterali, non è nemmeno doloroso. Il filler può essere effettuato in quasi tutte le aree del corpo, in base ai risultati che si desidera ottenere. 

Solitamente una seduta di questo genere non occupa più di 20-30 minuti della giornata. Si specifica, inoltre, che è altamente sicuro per la propria salute.

Filler Full Face: la tecnica di cui non si può più fare a meno

Dei filler full face se ne è parlato davvero molto, grazie alla loro capacità di armonizzare le forme del viso in modo naturale e non definitivo. Anche questo beauty trend arriva direttamente dagli Stati Uniti, finché la sua fama non ha raggiunto il resto del globo fino a essere, ormai, il più richiesto. Questa metodologia vuole fungere da punto di incontro per tutte quelle persone che da una parte temono la chirurgia estetica, ma che dall’altra sentono la necessità di correggere alcuni inestetismi del viso. L’ansia che molti pazienti provano è più che comprensibile. D’altronde, con il volto ci si presenta al mondo ed è la parte più esposta del corpo. Proprio per questo motivo può essere ragione di insicurezza: potrebbero concentrarsi diversi difetti che non possono essere attenuati senza specifici trattamenti.

Un tempo la medicina e la chirurgia estetica erano viste come mezzi che portavano a risultati esagerati e quasi “plasticosi”. Oggi, però, l’idea condivisa su trattamenti simili è notevolmente cambiata. Questo in quanto l’innovazione scientifica ha portato allo sviluppo di nuovi materiali, tecnologie e metodi per consentire l’ottenimento di risultati naturali e non permanenti. Ed è qui che il filler full face entra in gioco.

Il filler full face è un trattamento filler che non punta all’aggiustamento di un singolo difetto, quanto più all’armonizzazione del volto. Il medico andrà, dunque, a intervenire nella correzione di lievi inestetismi, nonché nel riempimento delle rughe e nel rimpolpamento di alcune zone che necessitano di più volume.

Un esempio?

Il filler potrebbe essere eseguito sulle rughe che occupano la fronte e che circondando gli occhi, sugli zigomi e sulle labbra per rimpolpare e tonificare e, infine, sul naso per correggerne le imperfezioni.

I vantaggi 

Tramite questo trattamento di medicina estetica è possibile ottenere diversi vantaggi. Tra questi: 

• Il viso risulterà più armonioso;
• Il volto, nel suo complesso, sarà più tonico e luminoso;
• La pelle sarà più compatta e idratata;
• Prevenzione della formazione di piccole rughe e inestetismi;
• Effetti non permanenti ma temporanei, all’incirca 8 mesi.

Il tutto in modo naturale e, ripetiamo, non definitivo.  

Dunque sì, il filler full face è il trattamento ideale per chi non vuole stravolgere la fisionomia del viso ma vuole, invece, risaltarne i punti di forza in modo non invasivo.  

Su chi si può eseguire questa tipologia di filler?

Il filler in questione può essere eseguito da uomini e donne dai vent’anni in poi, proprio per la sicurezza dei materiali bioriassorbibili iniettati. In generale, però, l’età media è di 45 anni. Ad ogni modo, qualsiasi caso sarà valutato dall’esperto nella fase che precede il trattamento.

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